Wentworth Miller racconta di aver pensato al suicidio
Oggi è la giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, un tema che purtroppo tocca da vicino anche la comunità lgbt così come la cronaca non manca di sottolineare attraverso le storie si di ha perso la speranza di fronte ad un mondo che pare non voler accettare le persone per ciò che sono.
Ed è proprio questo uno dei temi affrontati da Wentworth Miller durante una serata organizzata dalla Human Rights Campaign. Fresco del suo coming out, l'attore ha raccontato le difficoltà che ha incontrato da adolescente nel vivere la sua sessualità: «Dovevo parlare nel modo giusto muovere i polsi nel modo giusto. Ogni giorno era un test e c'erano migliaia di possibilità di fallire, di non dimostrare di vivere secondo gli standard degli altri e di cosa era accettato».
Nell'occasione Miller ha confessato di aver pensato anche al suicidio: «La prima volta che ho provato a uccidermi avevo quindici anni. Ho aspettato che la mia famiglia andasse via e che rimanessi solo a casa per ingoiare una scatola di pillole. Non ricordo cosa sia successo i due giorni successivi ma il lunedì mattina ero di nuovo sul bus diretto a scuola facendo finta che non fosse successo nulla».
Anche la scelta di fare coming out non è stata per lui facile: «Ho avuto diverse opportunità di dire la verità, cioè che sono gay, ma avevo deciso di non farlo, almeno non pubblicamente. Ho scelto di mentire. Quando pensavo alla possibilità di fare coming out era impaurito dalle conseguenze sulla mia carriera e dall'impatto sul mio lavoro».
Il coraggio è giunto solo ora, quando Miller ha deciso di dichiararsi pubblicamente gay come risposta ad un invito giunto festival cinematografico russo, un Paese in cui i gay e le lesbiche sono vittime di leggi che appaiono confezionate al solo scopo di alimentare l'omofobia.
Via: Gay.it
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