Carlo Taormina: «Non assumerei mai un gay: sono diversi, contronatura»


L'avvocato Carlo Taormina, deputato di Forza Italia dal 2001 al 2006, non ha subbi riguardo al fatto che lui non assumerebbe mai un gay nel suo studio legale. È quanto ha sostenuto durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara" su Radio 24.
«Io nel mio studio di avvocato faccio una cernita -ha dichiarato- se uno è così non lo assumo assolutamente, e se è discriminazione me ne frego». Ed ancora: «Avere un dipendente omosessuale mi creerebbe grande difficoltà, hanno un'altra mentalità, altri stili, parlano diversamente, si vestono diversamente, una cosa insopportabile, contronatura».
Taormina non è certo nuovo a dichiarazioni shock e id suo operato non è certo privo di ombre. Quando era difensore di Berlusconi, asserì che: «Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam». Ed ancora, quando presiedette la commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, venne accusato di aver usato i poteri inquirenti per controllare i lavori della Commissione sull'affare Telekom Serbia di cui era ugualmente membro. Nel settembre del 2003 dichiarò di volersi ritirare la polemica a seguito di alcune inchieste condotte da La Repubblica, rimanendo però in Parlamento sino al 2006.
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