L'Uganda vuole chiudere tutte le ong che sostengono i diritti della comunità lgbt

Il ministro ugandese per l'Etica e integrità -l'ex sacerdote cattolico Simon Lokodo- ha annunciato la sua intenzione di voler chiudere tutte le organizzazioni non governative che sostengono i diritti della comunità lgbt.
Intervistato dal quotidiano ugandese The Independent, ha dichiarato: «Biasimo un gran numero di ong che vengono qui con l'intenzione di promuovere lo sviluppo economico e sociale di questo paese, ma finiscono con il portare culture occidentali sbagliate come l'omosessualità e la pornografia». Secondo lui, infatti, «i diritti umani non sono assoluti e nessuno può imporre la propria visione delle cose alle altre culture».
Quando l'intervistatore ha provato a domandargli se i progetti di legge contro la tratta dei bambini e la pedofilia non meritassero più attenzione di quello contro l'omosessualità, il ministro ha tergiversato asserendo: «Tutte le proposte sono inserite in una grande agenda e come potremmo adempiere al nostro mandato se non le convertissimo in leggi? Ad esempio noi vogliamo bandire l'omosessualità con le nostre leggi e, prima o poi, l'omosessualità verrà ritenuta inaccettabile in questo Paese. Chi si comporterà male dovrà vedersela con i giudici e non sarò io ad andare ad inseguirli con la polizia».
La domanda, però, non è certo giunta a caso: in passato Lokodo è stato fortemente criticato dall'occidente per aver sostenuto che lo stupro di minorenni «è perfettamente normale» fintanto che «è un uomo a violentare una bambina» in un rapporto eterosessuale.


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