La caduta di meteoriti è colpa dei gay. Lo sostiene un docufilm trasmesso dalla tv russa
Tutti sappiamo che lo scorso febbraio un meteorite è caduto nella regione russa di Chelyabinsk, ben meno noto è che a provocare il fenomeno sarebbe stata la presenza su quel territorio di alcuni gay. A sostenerlo è un noto giornalista televisivo russo, Arkady Mamontov.
L'assurda tesi è stata esposta in un film-documentario trasmesso dall'emittente statale Rossia 1, nel quale l'uomo si è spinto anche nell'argomentare le sue idee solo attraverso la lettura dei versetti biblici in cui si parla del fiume di lava che ha distrutto Sodoma e Gomorra.
Nell'occasione non si è mancato anche di dedicare ampio spazio alla «minaccia della rivoluzione gay esportata dall'Europa in Russia» (sostenendo che l'Unione Europea abbia un piano segreto per attuare una rivoluzione omosessuale in Russia) e di sostenere che alcuni circoli gay russi sarebbero finanziati dal miliardario George Soros (un imprenditore ed economista ungherese naturalizzato statunitense, sostenitore di Barack Obama e tra gli artefici della fine del dominio dell'Unione Sovietica sulla Cecoslovacchia).
Il coraggio investigativo di Arkady Mamontov, però, è facilmente contestabile se si nota come la quasi totalità delle sue opere sia finalizzato solo ed elusivamente ad attaccare e condannare i nemici di Putin (dalle Pussy Riot, alle proteste anti-Cremlino), argomentando le sue tesi sempre con l'ipotesi del «complotto occidentale».