La Chiesa d'Inghilterra collaborerà con Stonewall per ombattere il bullismo omofobico

Per fortuna il mondo cristiano è più variegato di quanto si sia soliti pensare, e se i cattolici italiani sono proti a sostenere che l'omofobia non esista, gli anglicani del Regno Unito paiono di tutt'altro avviso. Anzi, non solo ammettono che il problema sia reale, ma paiono anche ben consci di come sia radicato soprattutto negli ambienti cristiani.
Ed è così che la Chiesa d'Inghilterra ha deciso di collaborare associazione per i diritti dei gay Stonewall in un progetto per la lotta al bullismo omofobico: «La maggior parte della popolazione -ha dichiarato l'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby- detesta giustamente i comportamenti omofobici, e qualche volta guardandoci osserva cose che non le piacciono. Con quasi un milione di ragazzi che frequentano le nostre scuole, dobbiamo non soltanto un profondo impegno nel combattere questi stereotipi ma anche intraprendere azioni concrete».
Dal canto suo la Chiesa d'Inghilterra -pur continuando a dirsi contraria ai matrimoni fra persone dello stesso sesso- sta dimostrando un'atteggiamento assai più gay-friendly di molti altre confessioni: recentemente ha aperto il sacerdozio ai vescovi gay, ha deciso di rinunciare ad ulteriori proteste dopo l'approvazione dei matrimoni gay in Inghilterra e Galles (contrariamente a quanto sta avvenendo in Francia) e lo stesso Arcivescovo di Canterbury non ha esitato a sostenere che alcuni legami gay sono «straordinari dal punto di vista della qualità della relazione».

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