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Trieste: Putin accolto da una bandiera arcobaleno

Una bandiera arcobaleno di centro metri quadrati srotolata a piazza Sant'Antonio ha accolto Putin durante la sua visita in Italia in occasione del vertice bilaterale con Enrico Letta. Circa un migliaio di persone (con un'affluenza considerevole data la giornata lavorativa e la bora glaciale che soffiava sulla piazza) si sono date appuntamento per protestare contro la politica omofoba della Russia, soprattutto dopo l'approvazione delle famigerate norme che puniscono la cosiddetta «propaganda omosessuale».
Vladimir Luxuria, madrina della manifestazione, ha attaccato: «Oggi nessuno parlerà a Putin dei diritti civili. Non lo farà Letta, non lo farà Prodi, non lo farà Emma Bonino, ed è una cosa che mi addolora: basta un ministero per dimenticare anni di lotte. È giusto che al vertice si parli di economia, ma io vorrei che il mio primo ministro chiedesse delle garanzie a Putin: se un'azienda russa rilevasse una compagnia italiana, i lavoratori omosessuali rischierebbero di subire discriminazioni? [...] Trieste è la nostra porta sull'Oriente. Ma deve restare chiusa al vento d'intolleranza che spira da quelle terre, ben più gelido della bora: in Serbia gli hooligan impediscano che si svolga il Gay Pride, l'Ungheria è in piena deriva omofoba, la Croazia domenica va alle urne per specificare nella Costituzione che il solo matrimonio possibile è fra uomo e donna. E ora in Russia c'è questo –purtroppo mio omonimo– che è convinto di poter misurare la virilità sulla base delle cinture di judo».


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