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Giornalista Usa: «Peppa Pig fa propaganda a favore degli omosessuali»

Peppa Pig è una «minac­cia». A sostenerlo sul suo blog è il giornalista del Daily Tele­graph Piers Aker­man, pronto a scagliarsi contro il celebre personaggio da lui definito una «fem­mi­ni­sta» e una «rab­biosa marxista-leninista».
Per quanti non lo sapessero, Peppa Pig è la protagonista di un'omonimo cartone animato dedicato ai bambini di età inferiore ai sei anni. Si tratta di un maiale di circa cinque anni che vive su una collina con mamma Pig, papà Pig ed il fratellino George.
Il semplice fatto che la madre lavori e che il padre cucini è uno dei motivi che lo hanno spinto a sostenere che la serie voglia propagandare un sentimento «fem­mi­ni­sta», così come non manca un atto di accusa verso «la terribile lezione che non abbiamo bisogno di beni e denaro per essere felici».
Ma non è certo finita qui. Visto che fra suoi amici della piccola figurino varie specie animali (come Susy Pecora, Emily Elefante, Danny Cane e Rebecca Coniglio), il tutto sarebbe da intendersi come un incitamento al «mul­ti­cul­tu­r­li­smo» (che evidentemente il giornalista non reputa sia una virtù), così come ad una «propaganda a favore degli omosessuali» come implicita conseguenza dell'invito al rispetto delle diversità.


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