Il concorrente gay di X-Factor Ucraina torturato dai neonazisti russi
Nonostante le voci di indagini in corso sul suo conto, il neonazista Maxim Martsinkevich è tornato nuovamente a colpire la comunità gay. Tristemente noto come uno dei leader di Occupy Paedophilia (un gruppo russo che tortura i gay con la scusa di combattere la pedofilia), Martsinkevich è il protagonista di un nuovo video che mostra le torture inflitte ad Alexander Bohun, un 24enne dichiaratamente gay che è divenuto celebre per aver preso parte all'edizione ucraina di X-Factor.
Come in un copione già scritto, il ragazzo è stato fatto spogliare e costretto a confessare abusi sui minori mai commessi. Nel video lo si vede impaurito, con scritte denigratorie e stelle di David disegnate sul copro e costretto a farsi intervistare con un dildo come microfono. le immagino mostrano anche come a Bohun siano stati rasati i capelli e sia stata versata dell'urina in testa prima di venir costretto a berla (un rituale più volte utilizzato dal gruppo per "purificare" i gay).
Ora la polizia ucraina ha aperto un'inchiesta sull'accaduto ed il ministero degli Affari Interni ha avviato un'indagine penale sulle attività di Martinkevish (da qualche tempo ormai lontano dalla Russia per cercare di evitare l'accusa di estremismo).
Il video non è che l'ennesimo capitolo di una serie di abusi perpetrati dal gruppo di estrema destra, noto per il loro voler accomunare l'omosessualità alla pedofilia. In passato alcune loro vittime sono arrivate sino al suicidio, dato che il materiale raccolti viene generalmente distribuito fra amici e parenti delle vittime proprio per colpire la loro vita sociale.
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