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La Corte costituzionale australiana ferma i matrimoni gay: a rischio le unioni già celebrate

«La legge sul matrimonio non è valida per la formazione o il riconoscimento delle nozze per coppie dello stesso sesso». Lo ha sancito la Corte costituzionale australiana, impuntando la decisione del Parlamento di Cramberra che aveva introdotto le nozze gay nell'Act (il territorio della capitale australiana).
Il verdetto, approvato all'unanimità dai giudici e giunto dopo un ricorso presentato dal Governo federale, afferma che «secondo la Costituzione e la legge federale come è oggi, un'autorizzazione legale del matrimonio omosessuale dipende dal parlamento federale» e che il «Marriage Act non prevede la formazione o il riconoscimento del matrimonio tra coppie dello stesso sesso. Il Marriage Act prevede che un matrimonio può essere celebrato in Australia solo tra un uomo e una donna».
Nei giorni scorsi si erano iniziati a celebrare i primi matrimoni fra persone dello stesso sesso ma la decisione di incostituzionalità rischia di avere un effetto retroattivo che andrebbe ad annullare anche le unioni già celebrate.


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