Le luminarie rainbow di Roma, tra plausi internazionali e moniti nazionali
Dopo le stelle dello scorso anno ed il tricolore per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, via Del Corso a Roma è stata illuminata da una scia rainbow dedicata ai diritti civili. «Da questa città arriva un messaggio universale di pace e di dignità -ha dichiarato il Sindaco, Ignazio Marino- Via del Corso è dedicata a Nelson Mandela e ai tanti eroi che hanno dedicato la loro vita ai diritti alle persone e alla pace nel mondo».
L'iniziativa non ha mancato di avere eco internazionale al punto che persino The Adovocate (una tra le maggiori riviste gay del pianeta) ha deciso di occuparsene, plaudendo all'iniziativa. Dopo le molteplici figuracce raccolte negli anni, dunque, una volta tanto l'Italia è potuta apparire come un Paese civile agli occhi della comunità internazionale.
La nota dolente, però, è giunta dai soliti partiti di centro destra che hanno gridato allo scandalo. Lo stesso Advocate non ha potuto far meno di riportare le parole di Fratelli d'Italia, secondo cui «L'installazione di una luminaria "arcobaleno" in via del Corso è chiaramente provocatoria, ideologica e un oltraggio al Vittoriano, sacrario del milite ignoto».
Considerato come la tomba del milite ignoto sia stata costruita per ricordare quanti hanno perso la vita nel nome di un Paese libero da tutti e privo dall''oppressione, c'è da chiedersi se l'oltraggio giunga dal manifestare sostegno ai diritti civili o se il vero insulto sia rappresentato da chi vuole imporre le proprie norme e il proprio pensiero senza alcuna apertura al dialogo...