Uganda: esplulse 20 studentesse accusate di voler rendere lesbiche le compagne
A pochi giorni dall'arresto dell'allenatore Chris Mubiru, un'altro fatto di cronaca ci riporta ad interrogarci sui lavelli di omofobia che si stanno registrando in Uganda. Una ventina di ragazze (le più piccole di solo 11 anni) sono state espulse da una scuola ugandese con l'accusa di lesbismo.
Secondo i quotidiani locali, le ragazze avrebbero organizzato una sorta di club privato in cui si riunivano con l'obiettivo di studiare strategie per "rendere" lesbiche le proprie compagne. Una teoria di per sé assurda, ma rilanciata dalla stampa con il chiaro obiettivo di inculcare nella popolazione l'idea che l'omosessualità non sia innata ma possa essere "trasferita".
Attualmente in Uganda l'omosessualità è punita con pene detentive che arrivano sino all'ergastolo e sul tavolo del parlamento c'è ancora una legge volta ad inasprire ulteriormente quelle pene (inizialmente contemplando la pena di morte ed ora si "limitandosi" a voler estendere le pene anche all'intenzione di chi è accusato di voler praticare atti omosessuali).