Un quarto dei gay nasconde la propria omosessualità
Il 5% dei maschi statunitensi è gay ma quasi un quarto di loro vivrebbe la propria omosessualità in modo represso, spesso cercando di nascondendola attraverso matrimoni di convenienza (soprattutto negli stati più conservatori). È quanto emerge da uno studio condotto dal New York Times attraverso l'incrocio dei dati raccolti dal censimento nazionale, dei sondaggi Gallup, dai dato di Facebook, dalle frequentazioni sui siti di incontri e delle ricerche di materiale pornografico su Internet.
L'utilizzo di fonti così diverse ha così permesso di scoprire delle discrepanze che testimonierebbero come alcune persone arrivino a mentire sulla propria omosessualità anche nei sondaggi anonimi, magari dichiarandosi etero per poi cercare avventure o materiale pornografico di ben altra natura quando si pensa che nessuno potrà mai venirlo a sapere.
L'articolo riporta anche come il Rhode Island risulti lo stato più tollerante, mentre è il Mississippi a chiudere la lista. Un'altra tematica presa in considerazione è come gli eventuali matrimoni di copertura non si limitino a danneggiare chi li ha scelti: tra le mogli della Carolina del Sud e della Louisiana, infatti, risultano molto frequenti le ricerche effettuate su Google per cercare di rispondere all'inequivocabile domanda «Mio marito è gay?», con una frequenza ben otto volte superiore chi interroga il motore di ricerca per scoprire se il proprio partner è alcolista e dieci volte di quante si chiedono se sia depresso.
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