Florida: un modello della Sean Cody è stato sospeso da scuola a causa del suo lavoro
Robert Marucci è uno studente del Cocoa High School (in Florida, Stati Uniti). Compiuti i diciott'anni lo scorso giugno, ha deciso di prendere parte (sotto lo pseudonimo di Noel) ad alcuni filmati pornografici gay realizzati dalla Sean Cody. Il tutto con l'intento di aiutare la sua famiglia a trovare il denaro necessario a pagare le bollette.
I guai, però, sono iniziati due settimane fa, quando alcuni suoi compagni hanno scoperto il suo lavoro e -dopo aver diffuso le sue foto per la scuola- lo hanno reso vittima di bullismo. Ma come se questo non bastasse, la voce è giunta sino all'orecchio del preside che, anziché fermare quelle violenze, lo scorso giovedì ha deciso di sospenderlo per non meglio precisati motivi disciplinari. La decisione gli avrebbe anche impedito di diplomarsi a giugno insieme ai suoi compagni, motivo per cui alcuni studenti sono scesi in strada venerdì scorso per manifestare in suo supporto.
La svolta è giunta solo quando l'accaduto è stato denunciato dal cugino sulle pagine di Reddit, rimbalzando in breve tempo per mezzo mondo. Anche la stampa locale ha iniziato ad occuparsi del suo caso, notando come quell'attività sia perfettamente legale per un maggiorenne e come i lavori svolti nel proprio tempo libero non debba interessare ad una scuola (ancor più se pubblica, come in questo caso). Davanti alle telecamere ha parlato persino sua madre, pronta ad affermare che non potrebbe essere più orgogliosa di come suo figlio la stia aiutando a sbancare il lunario: «Credo sia la persona più meravigliosa al mondo -ha dichiarato tra le lacrime ai microfoni della WKMG- si è dato da fare per essere l'uomo di casa quando io non potevo esserlo».
Il clamore mediatico suscitato, ha spinto il distretto scolastico ad intervenire, stabilendo che la decisione presa dalla scuola era da ritenersi sbagliata: motivo per cui a Marucci sarà permesso di tornare in classe già a partire da oggi. «Nessun ragazzo dovrebbe mai essere sospeso per un lavoro svolge al di fuori dell'ambiente scolastico» ha dichiarato Michelle Irwin, un portavoce del distretto.
Per motivi di privacy non è stato fornito alcun dettaglio suoi motivi addotti dalla scuola in merito alla sua sospensione, ma pare che il preside abbia incontrato il giovane per porgli le sue scuse.
Dal canto suo Robert ha continuato a ribadire che il suo è un lavoro come tanti altri (forse più stigmatizzato ma non meno dignitoso) prima di aggiungere: «Sono pronto a tornare a scuola, come se fosse un giorno normale».
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