Arizona: senatori repubblicani cambiano idea e non vogliono più la norma discrimina-gay
Hanno proposto, sostenuto ed approvato la legge che legalizza la discriminazione sulla base delle proprie credenze religiose, ma ora i repubblicano dell'Arizona dicono di non volerla più e di aver fatto «un errore».
Il Senate Bill 1062, questo è il suo nome, permette a tutti gli imprenditori religiosi del Paese di potersi rifiutare di offrire beni e servizi a chi vive un'unione che non si condivide condivide sull abase delle proprie credenze religiose. L'obiettivo più volte dichiarato (seppur mai esplicato nel testo) sono ovviamente le coppie gay.
«Con il consenso esplicito dei repubblicani, a causa di questa legge molti cittadini dell'Arizona si troveranno a far parte di una classe separata e diseguale a causa del loro orientamento sessuale -è la preoccupazione espressa dal leader democratico al Senato Anna Tovar- Questa legge può anche aprire la porta a discriminazioni sulla base di razza, condizione familiare, religione, sesso, nazionalità, età o disabilità». Non a caso anche gran parte del mondo civile si è mobilitato contro una norma che introduce un pericoloso precedente nella giurisprudenza dell'Arizona.
Ed è così che i senatori repubblicani Bob Worsley, Adam Driggs e Steve Pierce hanno deciso di dissociarsi dal proprio voto ed hanno inviato una lettera al governatore Brewer suggerendole di usare il proprio diritto di veto per impedire l'entrata in vigore della norma.
«Non mi sentivo a mio agio con il voto espresso -ha dichiarato Worsley all'Associated Press- Penso che le leggi di cui abbiamo bisogno siano già tutte scritte ed ora ho potuto vedere le conseguenze del mio voto. Mi sento molto male ed è stato un errore».
L'Arizona attualmente definisce il matrimonio come l'unione esclusiva fra un uomo e una donna e la legalizzazione dei rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso è stata introdotta solo nel 2001.