Kansas: la Camera ha approvato la norma che legittima la discriminazione per motivi religiosi

Con 72 voti a favore e 49 contrari, la Camera del Kansas ha approvato l'House Bill 2453. Il senato dovrà ora prendere in considerazione quella proposta.
La norma sostiene di voler «proteggere la libertà religiosa riguardo al matrimonio», permettendo a qualsiasi realtà commerciale di poter rifiutare i propri servizi se per motivi religiosi ci si trova in disaccordo con l'unione che il cliente vuole celebrare. Inutile a dirsi, l'obiettivo ultimo è di permettere ai cattolici di non fornire servizi alle coppie gay qualora dovesse essere introdotta una norma (ora inesistente) per il riconoscimento del matrimonio egualitario.
Da sottolineare è anche come il rischio di incostituzionalità abbia spinto i legislatori a scrivere una legge particolarmente fumosa che non cita mai espressamente la comunità lgbt. Nel testo, infatti, si è preferito permettere la negazione di «qualsiasi servizio, alloggio, vantaggio, servizio, bene o privilegio, fornire consulenza, adozione, affidamento e di altri servizi sociali, o fornire lavoro o iniziative benefiche» che si riferiscano ad un qualsiasi matrimonio o convivenza.
Se l'obiettivo è di rendere impossibile la vita ai gay (facendo sì che l'accesso ai servizi non sia un diritto ma una concessione che può tranquillamente essere negata), gli oppositori non mancano di sottolineare come quella formulazione possa arrivare a colpire anche tantissime altre categorie di persone: presumibilmente basterà appellarsi a quella setta o a quella corrente religiosa per poter sostenere di essere animati da «un sentito sentimento religioso» che funzionerà come lasciapassare verso ogni tipo di discriminazione (magari anche in base all'etnia o al colore della pelle, catapultando il paese in un torbido passato).
E pensare che i politici del Kansas dovrebbero ben sapere quali sono i rischi del fanatismo religioso, soprattutto se si considera come la famigerata Westboro Baptist Church abbia la propria sede proprio a Kansas City. Negli anni quella setta ha scandalizzato il mondo con i suoi picchetti ai funerali delle vittime di guerra o di disgrazie naturale (durante i quali ringraziano Dio per aver ucciso quelle persone, quale «giusta punizione» per l'esistenza dell'omosessualità) invocando il loro diritto alla libertà religiosa. Una libertà che indubbiamente sconfina nella mancanza di rispetto verso gli altri e verso la dignità altrui, ma che i politici del Kansas pare vogliano ora potenziare e renderla ancor più intoccabile.


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