Madre accusata di aver ucciso il figlio di 4 anni perché convinta che fosse gay
Jessica Dutro vive nell'Oregon ed è ora sotto processo per il brutale assassinio del figlio Zachary. Il giudice ha ritenuto ammissibile come prova un messaggio pubblicato su Facebook, nel quale la donna affermava che il piccolo doveva essere punito perché era gay. «Parla come loro e si muove come loro», ha ribadito in un altro messaggio. Zachary aveva solo 4 anni.
L'accusa sostiene che l'omicidio sia stato dettato proprio dal timore della donna che il figlio potesse essere gay, così come il suo odio verso gli omosessuali l'avrebbe portata a picchiare e torturare ripetutamente il piccolo (tutti i suoi figli erano vittime di maltrattamenti, ma pare che Zachary fosse la vittima preferita data la convinzione che fosse gay).
Tra affermazioni e ritrattazioni, non è ancora chiaro quanto accaduto in quel giorno del 2012. I medici hanno trovato Zachary in condizioni disperate: aveva un trauma all'addome e l'intestino risultava strappato. Inoltre il ritardo con cui era stato portato in una struttura sanitaria (ben due giorni dopo l'aggressione) ha vanificato ogni sforzo per tentare di salvare quella giovane vita: due giorni dopo il piccolo è morto.
Il compagno della donna, Brian Canady, è stato condannato per omicidio di primo grado all'inizio del mese proprio in relazione al caso e sconterà 12 anni e mezzo di carcere dopo aver patteggiato la pena in cambio di una testimonianza contro la donna. In un primo momento si era assunto l'intera colpa, sostenendo di aver ucciso il bambino prendendolo a calci nello stomaco, ma quella testimonianza non era compatibile con la versione fornita agli inquirenti da un altro figlio che ha raccontato di aver visto entrambi i genitori picchiare il fratellino.
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