Ultranazionalisti russi scambiano kilt per gonne ed aggrediscono quelli che reputano siano dei gay
La storia arriva dalla cittadina russa di Irkutsk, in Siberia, dove alcuni studenti della Easy School avevano deciso di organizzare un flash mob in un centro commerciale per festeggiare (con qualche giorno di ritardo, dato che la data canonica è il 17 marzo) la festa di San Patrizio.
Ma in una terra dove l'omofobia è legge e dove il pregiudizio detta le azioni, alcuni ultranazionalisti russi hanno scambiato dei normali kilt per gonne, giungendo all'assurda conclusione che quelli dovessero essere necessariamente dei gay e che come tali dovessero essere puniti. L'epilogo ha dell'ovvio: i militanti di estrema destra si sono avventati sui ragazzi ed è scoppiata una rissa sedata solo grazie all'arrivo della polizia. E sono proprio le forze dell'ordine a confermare l'assurdo movente: «I partecipanti della Easy School indossavano costumi storici, in particolare kilt, e i loro opponenti li hanno scambiati per rappresentanti di un orientamento sessuale non tradizionale». Dal canto suo la scuola ha affermato che «I nostri studenti e docenti sono rimasti feriti, ma avrebbe potuto esserlo qualunque ragazzo che non si omologa ai gusti della massa grigia».
Le immagini riprese dalle telecamere del piazzale esterno sono da pelle d'oca, ancor più se confrontate con quelle gioiose e di festa che si stavano vivendo all'interno della struttura: solo un'odio cieco avrebbe potuto permettere una simile violenza (nelle immagini si vedono gli aggressori che prendono a calci in faccia le proprie vittime una volta buttate a terra, ndr) e appare quasi impossibile che non si siano accorti di cosa stava avvenendo nel resto del centro commerciale (il secondo filmato si riferisce proprio al flashmob di quest'anno, ndr). Assurdo pare anche il parlare di "incidente", perché nessuna motivazione al mondo potrebbe legittimare un'aggressione così violenta e brutale, testimonianza di un odio così propagandato da essere in grado di trasformare anche le occasioni di festa in eventi drammatici di cronaca.
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