1° aprile: Arcigay offre sedie alle Sentinelle in piedi


Cinquanta sedie, pratiche ed ergonomiche, per le prime cinquanta Sentinelle in piedi che oggi si presenteranno in una sede di Arcigay. È questa l'iniziativa lanciata dall'associazione in occasione del 1° di aprile.
«Non possiamo non muoverci a compassione dinanzi a questa emergenza umanitaria -spiega il presidente di Arcigay, Flavio Romani- Ormai da diverse settimane intercettiamo l'azione di uno sparuto gruppo di militanti cattolici o di estrema destra, detti "Sentinelle in piedi", costretti a spostarsi da una piazza all'altra, e da una città all'altra, per simulare come in un gioco di specchi una mobilitazione significativa che scongiuri l'approvazione di una legge contro l'omotransfobia. La pratica scelta per rappresentare questo dissenso (il presenziare in piedi immobili in una piazza) sta evidentemente provocando agli attivisti gravi perdite di lucidità, dovute probabilmente all'acido lattico. Arcigay quindi ha deciso di attivarsi in prima persona per offrire un po' di sollievo a questi militanti e per sgombrare le foto dei turisti in visita nelle piazze italiane da questo spiacevole ingombro».
«Stando sedute -prosegue Romani- le Sentinelle potranno vegliare senza crampi su un Paese in cammino verso l'uguaglianza, un valore fondante anche per i cattolici, almeno per quelli che non hanno ancora trasformato la fede in superstizione o folklore. D'altronde, se seppure con fatica gli integralisti cattolici sono riusciti a superare lo shock della Terra sferica, con fiducia scommettiamo sulla possibilità che riescano prima o poi a rassegnarsi all'uguaglianza e al rispetto della Carta Costituzionale, abbandonando l'illusione di essere superiori a chicchessia o tutori di alcunché».

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