La mostra censurata dal Vaticano rivivrà a New York

Lo scorso anno una galleria d'arte romana avrebbe dovuto ospitare gli scatti realizzati da Gonzalo Orquìn, ma la minaccia di azioni legali da parte del Vaticano ne impedì l'esposizione al pubblico. La pietra dello scandalo erano alcuni baci fra coppie gay sullo sfondo delle chiese barocche della capitale, un «atto d'amore per la Santa Romana Chiesa» secondo l'artista, un «danneggiamento al sentimento religioso dei fedeli» secondo la Santa Sede. Nell'occasione alcuni vandali fecero anche irruzione nella galleria d'arte romana, danneggiando gravemente le opere che si trovavano ancora in loco (seppur coperte in modo da inibirne la vista agli spettatori).
Dal 30 aprile prossimo gli scatti potranno finalmente essere visti dal pubblico, ma non certo in Italia. Ad esporli sarà il Leslie-Lohman Museum of Gay & Lesbian Art di New York City, una galleria d'arte sufficientemente lontana dai palazzi vaticani da non doverne subirne le censure. Perché, comunque la si pensi, non è certo impedendo il silenzio agli altri che è possibile difendere le proprie posizioni.

Immagini: [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8]


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Media associati:
Ed ancora:
Continua la farsa dei gazebo leghisti che chiedono impunità per Salvini
La destra che corre dietro ai "like" social
Il leghista Pillon torna a schiumare contro l'ecologia
È boom di firme per il referendum sulla cittadinanza
Salvini va per strada a raccogliere firme per la su aimpunità
Il Secolo d'Italia vorrebbe sostituire i tribunali col televoto?