Malta approva le unioni civili e l'adozione per i gay
Con 37 voti a favore, nessun contrario e 30 astenuti, il parlamento di Malta ha dato il via libera alla legge che introduce le unioni gay e la possibilità di adozioni per le coppie formate da persone dello stesso sesso. Le astensioni sono riconducibili ai deputati del partito nazionalista e alle loro riserve verso il diritto di adozione previsto nella norma.
Il tutto venne proposta lo scorso giugno dal primo ministro Joseph Muscat ed ha dovuto scontrarsi con l'opposizione del mondo cattolico (fra cui anche le voci di un mandato papale al vescovo Charles Scicluna per tentare di bloccare il progetto) e quelle dell'ex-presidente George Abela (dettosi contrario alla promulgazione della legge per «ragioni morali»). Dopo l'elezione della nuova presidente, Marie Louise Coleiro Preca, l'iter per l'approvazione della norma è stato accelerato e da oggi Malta è diventato il 22° stato europeo a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso e il decimo a permettere loro le adozioni.
La notizia è stata accolta da una folla festante riunitasi nella capitale, mentre per l'occasione il palazzo del parlamento è stato illuminato con i colori dell'arcobaleno.
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