Russia: vietare i gay pride è illegale, lo ha sentenziato la Corte Regionale di Kostroma
A porre un parziale freno alla crescente omofobia di stato russa è intervenuta la Corte Regionale di Kostroma che, attraverso una sentenza pronunciata ieri, ha sancito l'illegalità del divieto imposto a due gay pride che si sarebbero dovuti svolgere lo scorso giugno per protestare contro l'introduzione delle norme sulla «propaganda omosessuale».
I sei giudici hanno preso la loro decisione dopo aver ascoltato la testimonianza di Nikolai Alekseev (un noto attivista russo per i diritti dei gay) e quella degli amministratori pubblici che hanno vietato l'evento, pronti a sostenere che i manifestanti avrebbero potuto «promuovere rapporti sessuali non tradizionali». La corte, però, ha sancito che i gay e le lesbiche del Paese hanno il diritto alla libertà di espressione e alla protezione dalla discriminazione.
«È stata la nostra unica grande vittoria in sede giudiziaria -ha dichiarato Alekseev- ed ha ancora più peso il fatto che il verdetto sia giunto dall'ufficio di presidenza del tribunale regionale, la più alta corte della Federazione russa».
Alekseev si è anche detto convinto che un giorno il divieto di «propaganda omosessuale» sarà destinato a sparire in tutta la Russia dato che il governo appare incapace di difendere quella legge in aula.