Dopo la redifinizione delle politiche sui gay, i Boy Scouts of America hanno perso il 6% di iscritti
I Boy Scouts of America hanno perso oltre il 6% di iscritti nel corso dell'ultimo anno, ossia da quando è stata ridefinita la politica sui gay che permette ora l'accesso alle unità da parte dei ragazzi gay ma il proseguo della messa al bando per gli adulti.
I dati sono stati diffusi dal portavoce dell'associazione, Devon Smith, che ha parlato di 2,5 milioni di ragazzi e 960.000 adulti fra i propri soci. L'uomo ha anche sostenuto che la BSA non tiene traccia dei motivi per cui i ragazzi decidono di abbandonare lo scoutismo, motivo per cui è impossibile sapere se il calo sia dovuto all'apertura ai ragazzi gay o alla decisione di mantenere in essere una discriminazione verso gli adulti. Fatto sta che nel comunicare quei dati Smith non ha perso occasione per difendere la scelta e sostenere che «La nostra politica è che noi non chiediamo alle persone il loro orientamento sessuale e non è un problema fino a quando non tentano di portarlo nello scoutismo in modo inadeguato». Peccato che sia la cronaca stessa a smentirlo, dato che si ha l'evidenza di ragazzi gay esclusi dai propri gruppi dopo indagini poco etiche nella loro vita privata all'esterno dello scoutismo.