L'ipotesi di un'alleanza fra il M5S e l'Ukip è un rischio per i diritti lgbt

Dopo il deludente risultato alle europee, si è immediatamente iniziato a parlare di una possibile alleanza fra il Movimento 5 stelle e gli anti-europeisti inglesi dell'Ukip. L'ipotesi non ha mancato di generare malumori sul blog di Beppe Grillo e persino alcuni eletti hanno preso posizione contro un matrimonio improponibile. Se l'anello di unione è il sentimento anti-Europa, è difficile non notare grandi divergenze su temi come l'immigrazione e i diritti civili.
Per quanto riguarda i diritti lgbt, alla vigilia del voto l'M5S è risultato uno dei partiti italiani più gay-friendly d'Italia mentre l'Ukip si è categoricamente rifiutato di firmare il documento di intenti elaborato da Ilga Europe (per l'appunto sottoscritto da gran parte dei grillini). Ma non solo, il gruppo inglese ha fatto grande leva sull'omofoba durante la sua campagna elettorale, sostenendo che l'approvazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso in Inghilterra sia «un incubo» da cui sperano di risvegliarsi presto. Il motivo? Secondo loro è la la tradizione cristiana ad imporre che l'unione debba essere solo fra un uomo e una donna.
«Ho lavorato con persone gay e abbiamo un sacco di persone gay nell'Ukip -ha dichiarato l'eurodeputato Batten- ma in realtà ho mai incontrato nessuno di loro che volesse sposarsi». Ed ancora: «Ho cercato di pensare ad un esempio storico o di un'altra civiltà dove gli uomini potevano sposarsi con gli uomini e le donne con le donne, ma anche andando indietro nel tempo non credo ce ne sia mai stata una». E pensare che sarebbe anche solo bastato guardare alle origini del cristianesimo per constatare che i matrimoni gay erano tranquillamente accettati e benedetti...
Secondo David Coburn, un altro eletto fra le fila dell'Ukip, i matrimoni gay non sarebbero altro che una volontà dei gruppi di estrema destra (si, non avete letto male, parla proprio di «estrema destra», ndr), così come altri personaggi non hanno mancato di sostenere che «I diversi devono avere regole diverse»...
Insomma, un accordo significherebbe mettere da parte i diritti delle persone per dare priorità al sentimento anti-europeista. Non dimentichiamoci, però, che si è parlato di "batosta elettorale" a fronte di un risultato più basso di quanto tutti si aspettassero, ma di fatto l'M5S è il secondo partito d'Italia e quasi un quarto della popolazione gli ha dato fiducia sulla base di impegni ben precisi... vederli traditi sarebbe un fatto molto grave.


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