E lo stato dov'è?
«I militanti lgbt violenti e intolleranti al massimo», le loro teorie «sono folli» e loro sono solo dei «fr*ci». «Fortunatamente c'è ancora qualche nazione non schiava delle lobby e del falso modernismo» che li combatte. Sono «anche falsi perché è stato accertato che i suicidi di alcuni omosessuali non era colpa dei cosiddetti omofobi». E se «se davvero sono così aperti come vogliono far credere», allora devono dare spazio e promuovere le false teorie che incitano al loro odio.
Sono solo alcuni dei commenti giunti al blog nelle ultime 24 ore, chiara testimonianza di come le varie Sentinelle in piedi ed amici abbiano a cuore la libertà di espressione e non siano certo mossi da un'odio verso i gay.
A non passare inosservata, però, è anche una strategia che pare ormai consolidata: una presenza a 360 gradi su Internet per diffondere quanti più insulti e disinformazione possibile (a volte anche attraverso annunci a pagamento, finanziati poi da chissà chi). A muoverli pare non ci sia solo il divertimento nella denigrazione altrui, ma anche il tentativo di mettere in piedi un gioco di specchi che moltiplichi il loro nome. Persone si dedicano a tempo pieno (basta vedere il numero di commenti scritti in una sola giornata) per essere onnipresenti e per non far mai mancare un commento omofobo che possa legittimare qualcun altro a fare lo stesso.
Facciamo un esempio: il nuovo spot della Findus è gay-frienly? E allora sul video pubblicat su YouTube (o perlomeno quei pochi sopravvissuti al reclamo di copyright presentato -per chissà quale ragione- dalla Rai) non devono mancare insulti, con toni e termini che lasciano assai pochi subbi sulla matrice di chi ha scritto quelle cose...
Ed è così che c'è chi sostiene che l'Europa stia approvando una fantomatica legge che obbligherà i bambini ad avere rapporti omosessuali (???), chi dice che una pubblicità non deve parlare di gay perché c'è il 40% di disoccupazione giovanile (???) e chi lancia l'immancabile suggerimento del boicottaggio. Già, perché la libertà d'opinione è questa: cercare di danneggiare chiunque osi anche solo dire che i gay esistono.
Poi non manca chi preferisce l'insulto. «A parte i filetti di merluzzo al cu*lo -dice un utente- la leva politica della lobby degli invertiti è ormai avanti anche in Italia». Ed ancora: «Ha anche la vocina da checca, la sera va di giarrettiera e chiappa rasata. Luca invece è il maschione. La madre sorride ma ha messo il cianuro nel risotto». «È tutto falso: gli spaghetti, il risotto, la felicità della mamma ma soprattutto un uomo che vuole essere "moglie"».
Insomma, l'omofobia non esiste (l'utente ne aveva le prove, ricordate?), ma i genitori dovrebbero odiare i figli gay e quest'ultimi devono subire in silenzio i loro insulsi insulti. «L'Occidente ormai è al capolinea. Putin invadici», dice un altro di quei geni. E speriamo che Putin lo faccia davvero, così magari si renderà conto a quale schifo di mondo sta inneggiano...
Un altro elemento di cui tenere conto è di chi si sta parlando. Questa gente pretende che la comunità lgbt renda conto delle singole azioni dei singoli gay disseminati sul pianeta... un po' come se la presenza di un eterosessuale groenlandese che mangia grasso di foca ci desse la possibilità di scendere per strada e di fermare il primo che passa per chiedere: «Perché mangi grasso di foca in quanto eterosessuale?».
E questo sforzo ci viene chiesto da chi non ha avuto neppure la fantasia di crearsi un'identità. Abbiamo La Manif Pour Tous Italia, gli Ex-Homovox italiani, gli Hommen Italy e persino le Sentinelle in piedi che scimmiottano gesti e movenze de Les Sentinelles... tutti gruppi francesi importati tali e quali senza nemmeno prendersi la briga di aggiornare i proclami (dacché non è raro sentirsi dire che «i gay non devono aver diritti perché un francese ha detto che...»).
Persino le immagini propagandistiche sui social network sono spesso dei falsi: con tanto di fotografie in cui è stato malamente cancellato il riferimento ad Exodus (l'associazione che ha chiuso i battenti dopo che il suo fondatore ha ammesso che le "cure" dell'omosessualità praticate non avevano basi scientifiche né effetti), vecchi proclami omofobi che dovrebbero screditare importanti ricerche scientifiche, o mera disinformazione contraria ad ogni evidenza... ma alla fine l'unica cosa che conta è per loro conta è far circolare sempre al stessa voce, facendola penetrare nel cervello di chi non ha voglia di porsi troppe domande.
Le stime dicono che le quest'insieme di azioni portano i gay a perdere mediamente dodici anni di vita e la nostra Costituzione stabilisce chiaramente che la dignità di ogni cittadino e la tutela della sua salute debbano essere una priorità per lo stato. Eppure lo stato non fa nulla, al punto che alcuni gruppi omofobi arrivano a deridere quanti sia appellano alle istituzioni, certi che nessuno farà nulla.
Proprio in questi giorni si sarebbe dovuto svolgere il Pride di Belgrado, vietato dopo le violenze messe in atto da gruppi neofascisti nel 2010. In quell'occasione l'Italia fece la figura peggiore, mostrando uno stato messo al muro da quattro fascisti croati che avevano appena finito di picchiare i gay al pride... possibile che a quattro anni di distanza lo stato sia ancora tenuto sotto scatto da quattro persone che citano la Costituzione per negare i diritti costituzionali a parte della popolazione?
Davvero si può avere il coraggio di rimanere in silenzio, consegnando il Paese nelle mani di chi crede nel bullismo come forma di potere?
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