Gasparri frena: «Berlusconi è contro i matrimoni e le adozioni gay». Niente nuovi diritti o reversibilità
Dopo anni di politiche omofobe, l'improvvisa apertura ai diritti gay da parte di Sivio Barlusconi aveva lasciato tutti a bocca aperta.
All'indomani di quelle parole, Maurizio Gasparri è intervenuto a tranquillizzare gli elettori: «Per quanto mi riguarda -ha dichiarato- mi sento ampiamente rassicurato da quanto mi ha detto Berlusconi, affermando di essere assolutamente contrario a matrimoni o ad adozioni gay [...] confermo a tutti coloro che esitano a manifestare in pubblico il loro pensiero privato che Berlusconi è contrario a matrimoni e adozioni gay».
Secondo il vicepresidente del Senato, «una coppia gay con diritto all'adozione rischierebbe di alimentare il turpe commercio degli uteri in affitto, la forma più abietta di materialismo e di sottomissione del corpo delle donne usate a pagamento per fare figli da immolare all'egoismo altrui. Per quanto riguarda la discussione sui diritti, siamo ovviamente tutti attenti, anche se spesso non si riesce a comprendere esattamente di cosa si parli, essendo ampiamente riconosciuti, nella corretta applicazione del diritto civile, ampi diritti per ciascuno, a prescindere dagli orientamenti sessuali».
Insomma, esistono già tutti i diritti dovuti e l'adozione si baserebbe unicamente sul commercio di bambini (così come già sostenuto anche da Avvenire nonostante i dati statistici che testimoniano come sia una prassi assai più comune fra gli eterosessuali con problemi di concepimento).
Riguardo alla gestione patrimoniale, Gasparri non ha dubbi: «Quanto agli aspetti previdenziali suggerirei di informarsi presso esperti autorevoli come Giuliano Cazzola, uomo proveniente dalle file della sinistra sindacale, che ha spiegato i guasti che potrebbero essere causati da un uso strumentale dei matrimoni gay sulle pensioni di reversibilità». Il riferimento è all'opinione espressa in un articolo pubblicato da Il Giornale nel quale l'uomo sosteneva che le civil partnership non si sarebbero dovute celebrare nell'impossibilità di poter appurare l'orientamento sessuale degli sposi (quasi come se i matrimoni non venissero celebrati in assenza di prove dell'eterosessualità dei coniugi, ndr).
In conclusione Gasparri ha aggiunto: «credo che il compito prioritario del centrodestra sia quello di difendere la famiglia composta da uomo e donna e orientata alla nascita di figli. C'è bisogno di introdurre il quoziente familiare, di promuovere tutele fiscali. Non è urgente abbandonarsi a stravaganze. Mi stupisce il silenzio di molti che nel mio partito, pronti a fare la rivoluzione per le primarie di Canicattì o di Pioltello, non avvertono il dovere di dire qualcosa. Stiano tranquilli».