Il Gambia vuole vietare l'omosessualità
In Gambia i rapporti omosessuali sono illegali e puniti con 14 anni di carcere. Il parlamento, però, pare ora intenzionato ad aggravare ulteriormente la situazione attraverso una nuova proposta di legge che mira a vietare l'omosessualità in sé.
Il semplice fatto di essere in vita sarà ritenuto motivo di condanna, gettando le basi per abusi di ogni tipo e minando il principio fondamentale del diritto all'esistenza.
L'annuncio è stato dato da Momodou Sabally, segretario generale del Gambia e ministro degli affari presidenziali. La norma vieterà anche l'esistenza di una qualsiasi associazione volta a difendere i diritti della comunità lgbt.
Lo scorso febbraio il presidente del Paese, Yahya Jammeh (nella foto), aveva annunciato la sua volontà di combattere i gay «allo stesso modo in cui stiamo combattendo le zanzare portatrici di malaria, se in modo più aggressivo». Nel 2013 si disse favorevole all'introduzione della pena di morte per i rapporti omosessuali, nel 2012 asserì che i diritti delle persone lgbt non possono essere ritenuti diritti umani, nel 2009 suggerì il rogo per i soldati dell'esercito colti in atti omosessuali e nel 2008 minacciò di decapitare tutti i gay che non si fossero immediatamente allontanati dal Paese. Date le premesse, pare lecito il timore di un appoggio presidenziale alla norma.