La profezia di Dorian Gray


Si intitola "La profezia di Dorian Gray" ed è un video realizzato dal gruppo Generazione Disadattata nell'ambito del progetto Le cose cambiano.
Il punti di partenza è un dato di fatto ormai assodato: i bambini vengono vestiti di azzurro, le bambine di rosa. Ai ragazzi deve piacere il calcio, alle ragazze lo shopping. Chiunque non rientri in quelle convenzioni è visto come un diverso, additato e emarginato perché non omologato a tutto ciò che gli altri hanno deciso lui debba essere.
Sembra infatti che la società non riesca a liberarsi dalla sua assuefazione all'idea che non si debba essere protagonisti della propria vita, ma si debba recitare un copione già scritto. In tal senso rientrano anche le profilazioni delle persone (o dei consumatori) sempre più di moda, tutte basate sull'idea che a certi presupposti debbano necessariamente seguire certi consumi.
Ciò avviene ormai da tempo immemorabile: già nel 1953 storie molti simili vennero raccontate nel film "Tè e Simpatia" (uno dei primi lungometraggi della storia dedicati al tema dell'omofobia) in cui un ragazzo veniva emarginato e deriso perché preferiva le arti allo sport. In sessant'anni poco o nulla è cambiato, fra il plauso di chi ancor oggi si vanta di essere un «difensore» dell'omologazione.
Tornando al video, i presupposti portano a segnalare come il male fatto ci resti addosso e come l'affermazione di sé è sia la risposta migliore ai deboli che ci hanno reso la vita un'inferno.. Il percorso potrà anche essere lungo e difficile (con l'aggravante di un'indifferenza davanti a chi si impegna per rendere il cammino più arduo), ma il finale è tutto da scrivere...

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