Milano in the closet, il tour storico alla scoperta dei luoghi gay della città


Prenderà oggi il via un tour turistico di Milano pensato in occasione della Pride week, dall'eloquente titolo "Milano in the closet" (in the loset, ossia nell'armadio, è il termine con cui gli anglofoni definiscono i gay non ancora dichiarati).
Il percorso proposto partirà dal Castello Sforzesco e proseguirà sino a piazza Fontana, facendo scoprire la storia gay della città dal Rinascimento di Leonardo ai nostri giorni. Ad esempio si approfondirà la relazione tra Leonardo da Vinci e il suo presunto amante ed allievo Salaino, autore della Monna Vanna (la versione profana della Gioconda), spesso ritratto dal suo maestro con pose seducenti (tra cui il S. Giovanni Battista esposto alla Pinacotea di Brera o l'affresco raffigurante l'Ultima Cena) e che storici sono propensi a identificarlo nella Monnalisa stessa (insieme nella foto di apertura).
Si parlerà poi dei tradimenti e delle storie "proibite" avvenute fra i muri del Castello durante il Rinascimento, ma anche di teatro degli incontri clandestini della borghesia e cavalleria. Galleria Vittorio Emanuele sarà vista nella sua ottica di uno tra i battuage più esclusivi d'Europa, così come Palazzo Reale sarà ricordata come del Tribunale per i sodomiti che vennero giustiziati durante l'inquisizione e difesi a spada tratta nei secoli successivi da Cesare Beccaria nel celebre trattato "Dei Delitti e delle Pene".
Il tour è organizzato dalla Les Parisiennes e sarà disponibile in tre lingue (quello in italiano è in programma stasera alle 20). Il percorso è stato studiato in collaborazione con lo storico dell'arte e giornalista Giovanni Dall'Orto.
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