South Dakota: 16enne costretto ad indossare una spilla omofoba sul posto di lavoro
Tyler Brandt è un 16enne, dichiaratamente gay, che lavorava in un fast food in South Dakota. Secondo l'accusa, da tempo il suo orientamento sessuale era preso di mira da continue battute da parte del suo capo, lo stesso che lunedì scorso gli ha imposto di indossare una spilla con la scritta "Gaytard" al posto del nome.
L'adolescente racconta di averla indossata per paura di perdere il suo posto di lavoro e di aver cercato di nasconderla dietro al registratore di cassa per tutto il tempo. Ogni volta che provava a togliersi la targhetta gli veniva detto di rimettersela e l'uomo lo avrebbe chiamato con quell'appellativo offensivo anche in presenza di clienti.
All'indomani Tyler si è presentato in compagnia del suo ragazzo ed ha rassegnato le proprie dimissioni. Ora è alla ricerca di un avvocato con cui intentare una causa per l'accaduto. «Non penso che qualcuno debba ritrovarsi a sopportare questo tipo di discriminazione. Non è giusto», ha commentato.
Alcuni giornali statunitensi hanno tentato di contattare il proprietario del fast food per chiedere la sua versione dei fatti, ma l'uomo non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
A prendere posizione è stata la catena a cui appartava quel negozio, pronti a rassicurare che «Il tipo di discriminazione riferita è deplorevole. Tali azioni non saranno tollerate dalla nostra società. Ci impegneremo affinché ciò non possa più accadere in uno dei nostri ristoranti».
Attualmente negli Stati Uniti non esiste alcuna legge federale che vieti la discriminazione sul posto di lavoro in base all'orientamento sessuale. Laddove sia stata approvata, ci si è dovuti scontrare con le forti resistenze di conservatori e gruppi religiosi. Curioso, però, è come un recente sondaggio abbia sottolineato che l'87% degli statunitensi sia convinto che una legge simile esista, sottolineando ancora una volta il divario fra la società e un mondo politico ancorato alla difesa della discriminazione.