Tempi.it, i satanisti e le nozze gay


Continua incessante e incalzante la strategia di diffamazione dei gay messa in atto dai redattori del cattolicissimo Tempi.it.
Se siamo abituato agli articoli in cui sostengono che i gay vogliano legalizzare la poligamia (e quindi è meglio non concedergli neppure la monogamia) o che il divieto costituzionale ai matrimoni gay sia da ritenersi come «un per tutta la società» (dato che secondo loro le famiglie gay non debbano essere considerati meritevoli di alcun diritto), recentemente ha iniziato a fare la sua comparsa un filone ben più subdolo e pericoloso.
In un articolo del 12 giugno, ad esempio, si parla di una setta satanica, chiamata The Satanic Temple, che sarebbe impegnata a rilasciare interviste ai giornali statunitensi per sostenere che le lotte per i «diritti gay» sono «una delle cose che gli stanno più a cuore». Anzi, «l'esponente satanista», avrebbe poi aggiunto che «c'è stato un grande progresso, ma resta ancora molto da fare».
Ecco dunque che i diritti civili vengono presentati come un'opera di Satana, non tanto perché ve ne siano prove ma perché un satanista avrebbe detto di volerle. Tesi che paiono ricordare quelle sostenute in un'intervista all'esorcista don Sante Babolin del 26 maggio scorso, all'interno della quale la redazione aveva posta molta attenzione nell'includere nelle domande i termini con cui è solita diffamare i gay. Ed è così che è stato attribuito al maligno l'incapacità di «usare la ragione per distinguere il bene dal male, in una società che invece tende a mostrare come "tutto uguale" e a liquefare i confini tra ciò che è giusto e ciò che non lo è» o una «società che mette al primo posto non la ragione, ma la spontaneità, il "mi sento", l'istinto». Considerato come in molti articoli la rivista sia pronta a sostenere che l'omosessualità non esista in quanto tale ma sia solo un'errata interpretazione dei proprio istinto (o «una scelta»), il riferimento con i gay (seppur mai citato espressamente) dev'essere parso lampante ai loro lettori indottrinati.
Insomma, l'impressione è che il cattolicissimo giornale stia utilizzando una strategia atta a far credere ai propri lettori che i gay siano una sorta di indemoniati da combattere in quanto rappresentazione di Satana. E state pur certi che fra i loro lettori ci sarà qualcuno pronto a credergli alla lettera e farà qualche sciocchezza, ma probabilmente anche in quel caso i responsabili se ne laveranno le mani e diranno che la colpa è tutta della vittima...
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