Un gruppo di cristiani ferma il Gay Pride di Seul
Lo scorso 7 giugno diverse migliaia di persone erano scesi per le strade di Seul (Corea del Sud) in occasione del 15° Gay Pride cittadino. Come consuetudine la parata avrebbe dovuto rivendicare il riconoscimento dei diritti omosessuali, ma un gruppo di cristiani ne ha interrotto lo svolgimento dopo essersi stesi a terra per impedirne il passaggio.
Per ore i manifestanti sono rimasti bloccati nel quartiere di Sinchon, nel pieno centro di Seul, mentre i cristiani alternavano canti di preghiera a insulti omofobi. «Non c'è posto per i gay in Corea! Andrete all'inferno!» è uno dei tanti.
La polizia è intervenuta per creare un cordone intorno ai contro manifestanti e per impedire che i due gruppi potessero entrare in contatto mentre la parata, che sarebbe dovuta durare un paio d'ore, si è protratta per otto.
Nei giorni precedenti il governo aveva tentato di impedire lo svolgimento del Gay Pride sostenendo la necessità di mostrare «rispetto alle vittime del naufragio» del traghetto che lo scorso aprile ha provocato la morte di quasi 300 studenti.