Volontè (Udc) spiega perché opporsi a matrimoni e adozioni gay. Ditemi che stava scherzando...
Verrebbe da dire che se quelle sono le migliori motivazioni che si sono riuscite a trovare, allora non v'è dubbio che non esistano motivazioni serie per opporsi a matrimoni e adozioni gay. Il riferimento è ad un articolo di Luca Volontè (esponente dell'Ucd vicino a Comunione e Liberazione) pubblicato sul sito Le Formiche. Attraverso la trattazione di quattro punti, il politico afferma di poter sfatare altrettanti miti sulle adozioni gay.
Si inizia dal condannare l'affermazione secondo cui «solo le persone religiose, eterosessuali e conservative si oppongono all'adozione di figli da parte di coppie omosessuali», sostenendo che la testimonianza di un ateo contrario alle nozze gay basti a dire che non vi alcuna ideologia religiosa. Ovviamente parlando di singoli casi si potrebbe sostenere qualsiasi cosa, ma evidentemente questi sono dettagli che non importano. Anzi, per rafforzare la tesi si cita un altro tizio francese che dice di aver sofferto per l'assenza del padre e per la relazione che la madre aveva con un'amante (e naturalmente il problema sarebbe da ricondursi alla sessualità, e non certo una situazione che risulterebbe spiacevole anche in una famiglia eterosessuale!).
Al punto due si contesta che «gli omosessuali hanno lo stesso diritto di sposarsi e avere figli degli eterosessuali», al quale si risponde sostenendo che «numerosi omosessuali francesi si sono uniti agli attivisti pro-famiglia per opporsi alla legalizzazione del matrimonio e dell'adozione di figli da parte di coppie omosessuali». Naturalmente si sta parlando dei soliti homovox (tutt'altro che così numerosi, così come parrebbe dimostrare anche la loro pagina ufficiale che in due anni di attività ha superato si poco i mille "mi piace"). Tralasciando il fatto che agli aderenti siano stati offerti viaggi, libri ed interviste, sarei pronto a scommettere che non sarebbe così difficile trovare un numero maggiore di eterosessuali contrari ai matrimoni etero... quindi li vietiamo?
Nel penultimo punto si contesta che «la lobby gay è tollerante nei confronti dei punti di vista a sfavore del matrimonio omosessuale» (ora vorrei sapere come si possa sostenere che i gay si parlino di sé come di una «lobby»... ma tralasciamo, ndr). Secondo Volontè «purtroppo esistono innumerevoli esempi di intolleranza da parte di attivisti gay», così «innumerevoli» da essere riassunti in tre miseri esempi.
Si parte con il giornalista gay Andrew Pierce che sarebbe stato «attaccato con l'accusa di essere omofobo per essersi espresso contrario al matrimonio gay» (o più probabilmente semplicemente criticato per il suo articolo pubblicato dal Daily Mail in cui attaccava direttamente Cameron per non aver scelto di seguire le indicazione della Chiesa Cattolica) per poi passare a Brendan Eich, «obbligato dimettersi dalla corrente liberale della California settentrionale» da delegato di Mozilla (anche se in realtà le critiche sono giunte da chi offriva gratuitamente il proprio lavoro e non aveva piacere ad essere rappresentato da una persona che non rappresentava la filosofia open source della comunità). Insomma, i gay sarebbero decisamente intolleranti perché non se ne stanno zitti quando si sentono insultati...
Ma la vera perla è l'esempio «della cancellazione della serie televisiva di David e Jason Benham» quale esempio della volontà censoria dei gay. Ehm... dice niente l'Associazione spettatori cattolici che qui in Italia ha fatto chiudere la serie "Fisica o chimica" sostenendo che «inducesse all'omosessualità», si è scagliata contro "Il Trono di Spade" e ha chiesto ai media di presentare le unioni gay solo come «anormali»?.
L'ultima affermazione criticata è che «crescere con genitori dello stesso sesso non comporta alcun problema rispetto a crescere con un padre e una madre». A tal proposito Volontè non ha dubbi nel sostenere che gli studi condotti dall'American Psychological Association (Apa) non siano attendibili e che sia molto meglio affidarsi a quelli del ricercatore Loren Marks (curiosamente noto solo per aver sostenuto che i genitori etero siano meglio di quelle gay).
Sorvolando sul fatto che Marks sia citato anche come una fonte delle critiche rivolte agli studi dell'Apa (in evidente conflitto di interessi), a mettere in dubbio la veridicità e la meticolosità del suo studio ci ha pensato la Corte federale del Michigan che nel 2014 l'ha archiviata sostenendo che «la Corte ritiene la testimonianza di Regnerus come del tutto inverosimile e non degna di una seria considerazione».
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