Aggressione omofoba nei pressi del Padova Pride Village. La vittima è un 29enne
Una gravissima aggressione omofoba si è verificata giovedì notte nei pressi del Padova Pride Village. La vittima è un ragazzo di 29 anni, originario di Firenze e trasferitosi a Padova lo scorso febbraio, aggredito e picchiato brutalmente a poca distanza dall'uscita del locale. Gli aggressori lo hanno abbandonato in una pozza di sangue, gridandogli frasi omofobe: «Fr*cio di m***, fin*cchio schifoso». Ripresosi dallo shock, è stato lui stesso a chiamare il 118: ha riportato la rottura del naso e si è resa necessaria l'applicazione di tre punti di sutura, per un totale di 20 giorni di prognosi.
«Sono uscito dal Pride Village attorno alle 2 al termine della serata -ha raccontato il giovane- e mi sono fermato davanti all'entrata a parlare con un amico. A un certo punto si sono avvicinati due ragazzi sui 25 anni. Volevano partecipare alla conversazione, ma siccome mi sembrava che avessero bevuto gli abbiamo gentilmente detto che preferivamo continuare a parlare tra noi e così questi si sono allontanati». Fumata una sigaretta, il ragazzo si è avviato a piedi verso casa ma «all'inizio del ponte ho rivisto i due ragazzi che si erano avvicinati, credevo fossero italiani e gli ho detto: "Scusate per prima ma io e il mio amico stavamo chiacchierando". Uno dei due mi ha risposto brutalmente che non accettava scuse. "Vogliamo i soldi" hanno aggiunto. Ho detto che non ne avevo e a quel punto ho continuato a camminare. Verso la fine del ponte ha iniziato a vibrare il cellulare che avevo in tasca. Ho abbassato la testa per prenderlo e rispondere. Neanche il tempo di rialzarla che dalle spalle mi è arrivato un calcio volante in pieno viso. Sono caduto a terra, ero pieno di sangue e non capivo la gravità della situazione. I due, che sentendoli parlare sono sicuro fossero dell'Est, sono fuggiti correndo a piedi e gridando insulti sulla questione della mia omosessualità».
Non appena si sarà ripreso, la vittima ha intenzione di sporgere denuncia: «Non possono passarla liscia. È stato un episodio troppo grave».
Via: Il Mattino di Padova
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