Anche in Colorado cade il divieto al matrimonio egualitario


Il giudice distrettuale Scott Crabtree si è pronunciato contro l'emendamento costituzionale del Colorado che vieta il matrimonio egualitario. Nella sua sentenza ha scritto, «La Corte ritiene che il divieto al matrimonio violino i diritti dei querelanti (la coppia gay che ha denunciato lo Stato, ndr) e la protezione garantita dal XIV emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti. L'esistenza delle unioni civili è un'ulteriore prova della discriminazione contro le coppie dello stesso sesso e non migliora l'effetto discriminatorio del divieto al matrimonio».
La casualità ha voluto che la decisione fosse pronunciata proprio in occasione del 146 ° anniversario dell'approvazione del XIV emendamento alla Costituzione, ratificato il 9 luglio 1868 a garanzia dei diritti degli schiavi attraverso una clausola di uguale protezione nelle leggi di ciascuno stato.
Secondo un sondaggio condotto da ABC News e dal Washington Post, il 77% degli adulti di età inferiore ai 30 anni è favorevole al matrimonio egualitario. La percentuale scende al 40% fra i repubblicani, pur registrando un aumento del 16% rispetto a due anni. Il New York Times ha invece sottolineato come il numero di cristiani favorevoli al matrimonio egualitario sia cresciuto sino al 62%.
Lo scorso mese la Corte di Appello degli Stati Uniti ha annullato il divieto al matrimonio egualitario nello Utah e la decisione Decimo Circuito risulta vincolante per tutti gli stati all'interno della sua giurisdizione, tra cui Colorado. L'applicazione della sentenza è però stata rallentata dall'attesa di un appello alla Corte Suprema degli Stati Uniti.
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