Benevento, due ragazzi si baciano nel parco ma il custode li allontana: «Ci sono i bambini»


Il parco della villa comunale di Benevento è meta di molte coppiette che scelgono quelle panchine per scambiarsi effusioni. Venerdì corso c'erano anche due ragazzi, uno di Benevento e l'altro di Avellino, che avevano scelto quel luogo per scambiarsi un semplice bacio.
Il custode, però, è intervenuto e gli ha intimato di lasciare immediatamente il parco, motivando la richiesta con un: «Due omosessuali non si possono baciare in villa, perché potrebbero passare bambini».
La denuncia è stata lanciata dal collettivo Wand che precisa come «è noto a tutti coloro che la frequentano o che l'hanno occasionalmente visitata che la Villa è meta di numerose coppiette, che, approfittando della relativa intimità offerta dalle panchine, si appartano per scambiarsi baci o effusioni. È noto anche che c'è chi non si limita alle sole effusioni ma si spinge ben oltre, eppure questa situazione è sempre stata tollerata e accettata dai custodi della Villa. Non abbiamo notizie di coppiette che siano state cacciate perché in atteggiamenti compromettenti. I due ragazzi in questione inoltre non erano andati oltre il bacio, consapevoli di essere in un luogo pubblico, ma il custode non ha gradito la loro presenza e li ha allontanati [...] Questo atteggiamento suggerisce che ci sia qualcosa di sbagliato e corrotto nell'essere omosessuali, che baciare il proprio fidanzato dello stesso sesso sia scandaloso e perverso, che l'amore che si prova per il proprio partner dello stesso sesso sia una pulsione vergognosa, da nascondere per non offendere il pubblico pudore».
«Essere cacciati da un luogo pubblico -raccontano i protagonisti della vicenda- è stata una sensazione bruttissima. Il custode ci ha spiegato più volte che eseguiva solo degli ordini impartiti dai suoi superiori e che se non ce ne fossimo andati avrebbe chiamato i carabinieri. Ci siamo sentiti discriminati. Siamo una coppia come tutte le altre».
Il sindaco di Benevento ha ora disposto un'attività di accertamento finalizzata all'«esatta ricostruzione delle dinamiche e dei fatti, ma anche alle eventuali iniziative da assumere affinché tali episodi non abbiano mai più a verificarsi». Nel frattempo, l'assessore Castiello, a nome del sindaco e della Giunta, ha espresso «la propria solidarietà e vicinanza, non solo ai ragazzi che sarebbero rimasti vittime di questo episodio, ma anche a tutti coloro che si sono sentiti lesi, per quanto si sarebbe verificato nella struttura pubblica».
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