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Il gay che ringrazia le Sentinelle in piedi? Non è gay

Le Sentinelle in Piedi sono scese in piazza a Cagliari (in 110 secondo gli organizzatori, molte meno se si guardano le foto) in «difesa della famiglia e dei bambini» contro il ddl Scalfarotto e «l'ideologia delle persone con tendenze omosessuali» (evidentemente perché secondo loro l'omosessualità in sé non esiste).
Tra i commenti pubblicati sulla loro pagina Facebook figura quello di un omosessuale che li ringrazia per la loro protesta. «Forza Sentinelle -si legge- noi omosessuali siamo con voi... e siamo tantissimi! Grazie perché difendete anche la nostra libertà di essere e di esprimere ciò che vogliamo. Grazie perché nessuno lo fa!».
Dato che il nome è cliccabile, si può leggere quello che tale personaggio scrive sul proprio profilo, ed è qui che si incappa in un messaggio molto preoccupante volto a sostenere che vi sia una stretta correlazione fra l'omosessualità e la pedofilia. Se le statistiche riportate sono palesemente false (è l'utente stesso a dichiarare che sono quelle rimaneggiate da Alida Vismara), non si può negare che un gay pronto a sostiene l'esistenza di una simile correlazione probabilmente sarà pedofilo (altrimenti perché presentare una realtà di cui si conosce la falsità per esperienza personale?). Di conseguenza parrebbe anche che i «difensori dei bambini» abbiano messo a rischio i propri figli portandoli a vegliare al suo fianco.
Certo, appare anche strano che chi si è scagliato contro le Famiglie Arcobaleno che hanno proposto giochi educativi ai bambini (si si lasci giocare: è una strumentalizzazione, dicevano) si vanti poi di averli obbligati a stare fermi e zitti per un'ora a riflettere su quanto siano brutti e cattivi i gay, ma questa è un'altra storia...
Tornando al nostro presunto gay pedofilo e filo-sentinelle, basta sfogliare qualche altro messaggio (tutti inneggianti alla lotta ai diritti lgbt) per trovarne uno intitolato "i gay sono handicappati". Che il nostro misterioso personaggio abbia anche questa sfortuna? Ovviamente no, dato che qui diventa palese il "noi" e il "loro". Secondo il presunto gay, infatti, il «loro handicap deriverebbe dal fatto di dichiarare apertamente "mi piacciono le persone del mio stesso sesso" [...] Chiedono diritti speciali a motivo del loro handicap, vogliono che la società riconosca il loro handicap, il loro svantaggio rispetto agli altri». L'insulto non lascia dubbi... chi l'ha scritto chi l'ha scritto non è gay e ci tiene a tirarsi fuori da quel gruppo.
E allora perché dichiararsi tale nel momento in cui si vuol far credere che anche i gay siano favorevoli alle Sentinelle? Tra le immagini più diffuse dal gruppo c'è un articolo che riproduce una lettera anonima che sarebbe giunta via mail ad un giornale da parte di un presunto gay che apprezza le Sentinelle. Ed è solo uno dei tanti caso in cui si assolve dalle accuse di discriminazione sostenendo che il "nemico" sposi la propria tesi. Il tutto, evidentemente, per far credere che non si sta discriminando nessuno dato che il "nemico" è concorde con loro... e poco importa se per farlo si usano documenti non verificabili o messaggi palesemente falsi in cui ci si spaccia per la parte contraria...


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