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Il Governo elimina i riferimenti alla strategia nazionale lgbti. Le associazioni: «Agiremo in sede europea»

La denuncia viene lanciata in un comunicato congiunto siglato da Agedo, Arcigay, ArciLesbica, Associazione Radicale Certi Diritti, Equality Italia e Famiglie Arcobaleno che segnalano come il 24 luglio scorso il Ministero del Lavoro abbia informato dell'avveduta trasmissione formale agli uffici della Commissione Europea il PON Inclusione sociale dal quale è stato deciso di eliminare l'obiettivo "Lotta contro tutte le forme di discriminazione e per la promozione di pari opportunità" e ogni riferimento all'orientamento sessuale e all'identità di genere tra le cause di potenziale discriminazione o alla Strategia nazionale lgbti.
«Prendiamo atto -affermano le associazioni- della mancata risposta da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali alla nostra richiesta d'incontro urgente per verificare la possibilità di inserire il riferimento esplicito alle azioni antidiscriminatorie in ambito lavorativo, con particolare riferimento a orientamento sessuale e identità di genere, sia nella bozza di Accordi di Partenariato che nella bozza di PON Inclusione sociale.
Agiremo in sede europea per far sì che l'Accordo di Partenariato tra Italia e Unione Europea e il PON Inclusione sociale dell'Italia rispettino gli standard europei in tema di antidiscriminazione e chiediamo sin d'ora alla Commissione Europea di vigilare sul caso italiano».


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