Monica Cirinnà: «Il dibattito sul testo unificato sulle unioni civili va avanti»
La senatrice e relatrice Monica Cirinnà (Pd) ha rigettato la richiesta di sospensione della discussione del progetto di legge sulle civil partnership in Commissione Giustizia avanzata dal Ncd di Alfano.
«La Commissione Giustizia ha deciso oggi di proseguire il dibattito sul testo unificato sulle unioni civili -ha affermato- Arriveremo così a settembre con una discussione ed un'analisi ampia e approfondita anche rispetto ai tanti contributi, politici e culturali, usciti recentemente sulla stampa italiana. Tutte le fasi importanti che vedono cambiamenti radicali nella nostra società sono caratterizzati spesso da opinioni divergenti. Compito della politica è, dopo aver ascoltato e tentato la comprensione di tutte le posizioni, di fare una sintesi ed elaborare un testo definitivo al quale tutti i senatori potranno contribuire con emendamenti. Se dovesse esserci anche un contributo da parte del Governo questo sarà da accogliere positivamente perché sarebbe una manifestazione di grande interesse e sensibilità. Resto comunque convinta che la strada parlamentare sia quella che consenta la maggiore condivisione, strada che consente tranquillamente al governo di contribuire presentando proposte ed emendamenti, anche sostanziali, per dare presto al Paese una legge da troppo tempo attesa e che viene chiesta a gran voce anche dai tanti sindaci che, in modo autonomo e diverso da città a città, stanno tentando di dare una risposta ai cittadini che reclamano il riconoscimento di diritti anche presso le anagrafi».
In questo quadro, però, risulta difficile comprendere le affermazioni rilasciate il 27 luglio scorso ad Avvenire da Renzi, il quale aveva sostenuto che il testo della senatrice Cirinnà sul riconoscimento delle unioni gay sarebbe superato da un decreto governativo. In quell'occasione lasciò anche intendere che, dopo aver spostato la scadenza da fine maggio a settembre, il tutto sarebbe slittato a data da destinarsi.