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Canada: attivista anti-gay si intrufola al pride per distribuire profilattici con messaggi omofobi

L'uomo che vedete nella fotografia di apertura pare incarnare tutti i più biechi stereotipi che riguardano i partecipanti ai Gay Pride, forse anche troppo. È questo il motivo per cui non stupisce troppo l'apprendere che in realtà non è vero manifestante. Il suo nome è Bill Whatcott, fondatore di un gruppo anti-gay cristiano evangelico chiamato Christian Truth Activists.
Sul proprio sito l'uomo si vanta di aver partecipato al Pride di Vancuver (Canada) della scorsa settimana con lo scopo di «trasformare un evento altrimenti empio in un'opportunità che permetta ad eterosessuali confusi ed omosessuali di venire a Cristo e liberarsi dal peccato dell'omosessualità e di altri vizi».
Dato che i partecipanti alla parata vengono verificati dagli organizzatori, Whatcott ha creato alcuni documenti falsi e un un sito internet di una finta organizzazione cristiana pro-gay chiamata Church of the Flying Spaghetti Monster. In precedenza un omonimo gruppo aveva già partecipato alla manifestazione, motivo per cui la domanda di partecipazione è passata senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Sempre sotto mentite spoglie, Whatcott ha anche trovato uno sponsor che gli ha inviato dei profilattici da distribuire durante la parata. A quel punto, insieme ai suoi adepti, li ha manomessi per trasformare degli «strumenti di morte dell'anima» in «salva vita evangelici». All'interno delle confezioni sono stati inseriti testi evangelici e messaggi omofobi con scritto che «L'omosessualità è ritratta come un innocuo orientamento sessuale immutabile che deve essere accettato e addirittura celebrato. Questa è una menzogna. Anatomicamente tutti sono eterosessuali. Il corpo non è stato creato per sodomia. La verità è chi si concede all'omosessualità soffrirà molto a causa del suo peccato».
Sul proprio sito Whatcott racconta divertito come si sia tinto i capelli di rosa e abbia distribuito i 2.5000 «profilattici evangelici» da lui creati a tutti gli «omofascisti» presenti. Il tutto alternando continue prese in giro dei partecipanti, perlopiù insulti per non averlo allontanato o discriminato nonostante si rendesse volutamente ridicolo.
L'homo ha anche difeso la sua scelta un sotterfugio che potesse permettergli di adempiere alla sua «azione missionaria estremamente importante», sostenendo che la Bibbia stessa gli abbia conferito il permesso di farlo dato che le spie di Gerico hanno usato l'inganno nel secondo capitolo del libro di Giosuè, così come levatrici degli Ebrei ingannarono il Faraone nel libro dell'Esodo.


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