Ex-governatore omofobo della Virginia lascia la moglie per un prete cattolico anti-gay
L'ex-governatore della Virginia, Bob McDonnell, è sotto processo per corruzione insieme alla moglie Maureen. Entrambi sono accusati di aver accettato soldi e regali in cambio di favori politici.
Nel tentativo di difendersi dinnanzi alla giuria, McDonnell ha dichiarato che il suo matrimonio è nel finito da tempo. Ed è così che, per avvalorare la propria tesi, ha lasciato il tetto coniugale e si è trasferito a vivere nella canonica di un prete cattolico.
Non è passato inosservato, però, come il prete che lo abbia ospitato sia Wayne L. Ball, un reverendo trasferito in quella nuova sede dopo essere finito alla ribalta delle cronache nel 2002 , quando venne sorpreso in atteggiamenti intimi con un'altro uomo all'interno di una macchina parcheggiata in un parco di Norfolk. La polizia lo accusò di «frequentazione di un luogo osceno» e, sulla base della sua stessa ammissione di colpa, lo condannò ad otto mesi di servizi sociali data l'assenza di precedenti reati.
Il sacerdote era noto con il soprannome di "Taliban Bob" a causa della sua retorica anti-gay e delle sue continue azioni contro il riconoscimento dei diritti lgbt. Il tribunale ecclesiastico lo assegnò ad una nuova parrocchia, ossia nel luogo dove l'ex governatore McDonnell ha ora deciso di trasferirsi a vivere.
Anche l'ex governatore McDonnell ha una lunga lista di azioni anti-gay alle spalle: bloccò la nomina di un candidato gay perché aveva prestato servizi nella marina militare nonostante il divieto all'arruolamento di gay, ha sostenuto che i genitori gay impediscano ai propri figli di poter coronare il "sogno americano", ha abolito le precedenti norme contro la discriminazioni sul posto di lavoro e così via. Fra i suoi atti non mancano anche azioni discriminatorie verso le donne, sempre giustificate dal suo sventolato fanatismo religioso.