Florida: per la quarta volta un giudice afferma l'incostituzionalità del divieto alle nozze gay


E con questo siamo a quattro. Quattro decisioni in tre settimane e tutte favorevoli alle comunità LGBT. Che record! Martedì 5 agosto, infatti, la giudice Diana Lewis della Contea di Palm Beach, in un caso di successione per testamento, ha dichiarato l'incostituzionalità delle leggi che proibiscono alle coppie gay e lesbiche la possibilità di sposarsi. Sebbene il let-motiv sia sempre quello -una dichiarazione di incostituzionalità- non è vero anche per il caso concreto. Questa volta siamo di fronte, come già detto, ad un caso di successione testamentaria.
Il signor Bangor e il signor Simposn sono una coppia che vive insieme ormai da 40 anni. Raggiunta una certa età decidono di traferirsi dalla Pennsylvania alla Florida, giusto per vivere insieme gli ultimi anno della loro vita. Qualche mese dopo essersi sposati nell'ottobre del 2013 nel Delaware, il singor Bangor muore. Lo stesso avrebbe intestato il suo intero patrimonio al compagno nel 2005. Allora, stabilendo che leggi della Florida "discriminano senza una necessità", la giudice Lewis ha dato ragione al signor Simpson, che non poteva essere riconosciuto come valido successore del proprio coniuge.
La sentenza, che è giunta martedì si applica, solo in quel caso e quindi non si estende nè a tutta la contea, come finora è accaduto nelle altre tre sentenze, né allo stato intero della Florida. La procuratrice di stato, che non si è occupata in alcun modo del caso, non sembrerebbe intenzionata ad appellarsi e se fra un mese non agirà, il signor Simpson sarà il primo a beneficiare di una decisione del genere nello stato della Florida.

Lunedì, invece, il giudice Dale Cohen del 17° Distretto giudiziario della Florida ha dichiarato incostituzionale il divieto per le coppie dello stesso sesso di sposarsi. Il "divieto" è quell'emendamento costituzionale approvato nel 2008 dal 62% degli elettori e che, recentemente, è stato dichiarato incostituzionale per ben due volte. Il caso riguarda il divorzio di Heather Brassner e Megan Lade. Le due hanno deciso di separarsi dopo aver contratto un'unione civile nel 2002 nello stato del Vermont (il primo stato americano ad aver approvato una legislazione che permettesse una quasi equiparazione tra coppie etero e coppie gay, nonché i primi al mondo ad aver usato la parola "unione civile" per una legge). Heather ha nuova compagna e vorrebbe sposarsi, ma non senza aver ottenuto un divorzio dall'ex. Cosa impossibile per la Florida dato che non riconosce in alcun modo le unioni tra persone dello stesso sesso, motivo per cui al giudice viene chiesto di eliminare l'ostacolo ed invalidare le leggi che proibiscono il riconoscimento di matrimoni contratti fra persone stesso sesso (l'emendamento del 2008 e alcuni articoli del codice civile).
E così è stato. Il giudice Cohen dichiarando incostituzionali le leggi della Florida, ci ricorda che: «Il nostro Paese si è evoluto ad ogni generazione, e la prima generazione ha spesso confuso i cambiamenti. Mettendo da parte pregiudizi personali, sentimenti, convinzioni e ansie, e abbracciando il cambiamento è spesso difficile, ma essenziale per garantire che tutte le persone siano trattate equamente sotto la nostra Costituzione. Il nostro paese ha sempre cercato di riconoscere i diritti di tutte le persone. L'uguaglianza è la pietra angolare della nostra nazione. Nel perseguimento di questo ideale giunge la sensazione, spesso dispiacevole, del cambiamento. Abbiamo imparato che col tempo il cambiamento diventa parte di ciò che questa grande nazione è tutto».
Dopo questa terza sentenza è facile che in appello questo caso (In re the marriage of Brassner and Lade) e gli altri due (Pareto v. Ruvin e Huntsman v. Heavilin) vengano consolidati in unico caso.

Di ExJure
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