Il repubblicano favorevole alla legge anti-gay ugandese ha vinto le primarie nel Wisconsin
Lo scorso aprile gli Stati Uniti presero posizione contro la legge anti-gay approvata in Uganda. Il repubblicano Glenn Grothman si schierò apertamente a favore della norma (che introduceva pene detentive fra i 14 anni e l'ergastolo) affermando che Dio sarebbe rimasto sconvolto alla notizia di una qualsiasi azione volta a fermare quella legge.
«Il Segretario di Stato vuole andare in Africa per spiegare che l'omosessualità è normale. Pensateci -ha dichiarato- Voglio dire, che cosa dovrebbe Dio del nostro Paese? Piuttosto che inviare persone in Uganda a spiegare meglio le tecniche agricole, inviamo gli scienziati in Africa per dire quanto sia bello lo stile di vita omosessuale».
In corsa per le Congresso nel 6° distretto del Wisconsin, a sopresa Grothman ha vinto le primarie del Partito Repubblicano superando i candidati Duey Stroebel e Joe Leibham.
Persino il presidente del suo stesso partito, Mike Tate, non ha preso bene la notizia e in un'intervista a Fox News ha dichiarato: «Il Wisconsin già inviato uno zimbello di destra a Washington DC, non ne abbiamo bisogno di un altro che ha letteralmente detto che vorrebbe portare indietro l'orologio al 1950».