Parla Andrea Morando, il 19enne aggredito a Verona perché gay
«Mi capita di essere preso in giro per il mio orientamento sessuale quasi ogni volta che vado in un locale pubblico dove ci sono tanti giovani». A raccontarlo ai microfoni di TGR Veneto è Andrea Morando, il musicista 19enne aggredito all'uscita di un locale di Bussolengo (Verona).
Nelle sue parole si percepisce un misto di rabbia e rassegnazione: «Agli insulti ci sono abituato» dice, ma in quell'occasione a far la differenza era stato il numero: «Mi ha dato fastidio come si prendessero gioco di me in tanti, era una cosa persistente». Una risposta verbale ed un calcio ad un casco hanno innescato il pestaggio che l'ha condotto in ospedale.
Se non può che creare sconcerto un ritorno dell'omofobia fra i giovani (non certo innata ma evidentemente causata di chi si sta adoperando per invertire l'apertura mentali delle precedenti generazioni), fa riflettere anche come la minaccia sia rappresentata da perfetti sconosciuti. L'omosessualità di Andrea, infatti, è pienamente accettata dai suoi amici, dai suoi genitori e da tutta la sua famiglia, ma «dalle altre persone che non mi conoscono, no. C'è troppo pregiudizio in giro».
I carabinieri sono già riusciti ad individuare uno degli aggressori ma le indagini sono tutt'ora in corso per identificare l'altro aggressore ed i ragazzi presenti durante il pestaggio.
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