Secondo la Glaad, la maggior parte di film statunitensi alimentano odio e pregiudizio verso i gay

Secondo uno studio realizzato dalla Glaad, nell'ultimo solo il 17% dei principali film prodotti negli Stati Uniti includeva un personaggio lgbt (anche minore o irrilevante per la trama) e solo nel 7% di essi l'accezione era positiva. Lo scorso anno le percentuali erano rispettivamente del 14 e del 7 per cento.
Lo studio ha sottolineato anche come la totalità dei gay rappresenti sul grande schermo sia bianco e come non manchino gli stereotipi assurdi come lesbiche pronte a cambiare il proprio orientamento sessuale di fronte al protagonista super-macho (come nel caso di "Riddick").
«Questi studios ottengono l'attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo -ha dichiarato Sarah Kate Ellis, presidente della Glaad- e dovrebbero riflettere il vero tessuto della nostra società piuttosto che alimentare l'odio e il pregiudizio contro le persone lgbt».
In una sorta di classifica, lo studios che ha ottenuto il miglior punteggio è la Sony Pictures Entertainment (a cui hanno contribuito i film "Battle of the Year-La vittoria è in ballo" e "Shadowhunters"). Buoni voti sono stati stati ottenuti anche da "Kick-Ass 2" della Universal e "Delivery Man" della DreamWorks SKG.
Nelle ultime posizioni si incontrano la Paramount Pictures e la Warner Bros Pictures (tirati a fondo da pellicole come "Muscoli e denaro" e "Come ti spaccio la famiglia", accusati entrambi di essere colmi di stereotipi).


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