Spunta la lettera segreta di Zelger: «Guai se qualche radicale sapesse di questo nostro coordinamento»


Dopo aver ottenuto l'approvazione della mozione anti-gay presentata dal consigliere comunale Alberto Zelger (Lista Tosi), decine di cittadini stanno inondando le redazioni di giornali e siti internet con mail che contengono sempre lo stesso messaggio:

Scrivo per esprimere pubblicamente i miei ringraziamenti al Consiglio comunale di Verona, per essersi fatto carico delle preoccupazioni di tanti genitori. Ho saputo che, il 23 luglio scorso, il Consiglio comunale di Verona ha approvato un importante documento in difesa della famiglia naturale e contro i progetti educativi, che vorrebbero imporre ai nostri figli nelle scuole una visione della sessualità improntata all'ideologia del gender: non più maschi e femmine, ma qualcos'altro che falsa la verità naturale.

Se le modalità comunicative appaiono inequivocabilmente le stesse di certi noti movimenti anti-gay (dall'auto proclamarsi «tanti» al rivendicare presunte necessità di «difendere» la famiglia), a far clamore è quanto rivelato da il Corriere Veneto.
Il quotidiano racconta di aver ricevuto una lettera firmata dallo stesso Zelger si presume fosse riservata solo «a pochi intimi», all'interno della quale si esortava il destinatario a «scrivere ai giornali, al sindaco e ai consiglieri comunali ringraziando il consiglio per aver fatto proprie le preoccupazioni di tanti genitori, schierandosi in difesa della famiglia naturale e a protezione dei nostri figli».
In allegato c'era anche un fac-simile della lettera da spedire e una serie di indirizzi email. Evidentemente poco osservata è stata la raccomandazione del consigliere che chiedeva «un piccolo sforzo per modificare il contenuto, meglio evitare di scrivere mail tutte uguali». Veniva anche sottolineato come tutto ciò dovesse essere fatto in assoluta segretezza:

Ti ringrazio per quanto vorrai fare e ti prego di passar parola soltanto agli amici che condividono i nostri valori, chiedendo anche a loro di fare altrettanto. Guai se qualche radicale sapesse di questo nostro coordinamento. Anche il Vangelo ci sprona ad essere "prudenti come i serpenti e semplici come le colombe".

Attraverso una vera e propria lista di proscrizione, la lettera riportava i nomi dei consiglieri «traditori», ossia di chi non aveva sostenuto ideologicamente la mozione o aveva mancato di agire come richiesto. Si andava da Daniele Polato di Forza Italia ed Andrea Sardelli del Gruppo Misto (che «hanno firmato ma al momento del voto risultava assenti») sino a Marisa Brunelli (che, nonostante la sua «estrazione cattolica», era assente e non ha firmato la mozione). Sul fronte del Pd il dito veniva puntato contro i «cattolici» Fabio Segattini, Luigi Ugoli e Stefano Vallani.

Proprio questi ultimi hanno ora deciso di replicare ed attraverso una nota spiegano come «la mail segreta di Zelger evidenzia una modalità ed uno spirito da crociata che non ci appartiene e che, proprio da cattolici, riteniamo lontano dal nostro modo di pensare e di agire. Incita ad estremizzare un argomento, di per sé importante, creando nella nostra società divisioni che come cristiani ci sentiamo di dover invece eliminare. Anche a noi sta a cuore ovviamente la famiglia ma non riteniamo che sia attraverso un simile ordine del giorno che può essere difesa e tutelata. La famiglia, in realtà, è sotto attacco su altri fronti che un'amministrazione deve saper fronteggiare ed ha gli strumenti per farlo: lavoro precario, difficoltà a reperire un alloggio, mancanza di strumenti che permettano la conciliazione tra lavoro e famiglia, aperture domenicali dei negozi, pesante attività di cura per gestire contemporaneamente e in solitudine figli e genitori anziani. Il mail bombing cui siamo stati sottoposti prima del voto (per "consigliarci" il voto favorevole) e successivamente per giudicare negativamente il nostro comportamento non ha nulla di politico, e solo a questo giudizio come consiglieri riteniamo di doverci sottoporre nella e per la nostra attività consiliare. Riteniamo anche che queste azioni, legittimate e promosse da Zelger, siano censurabili e vadano sottoposte all'attenzione del presidente del Consiglio comunale».
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