Arcigay Palermo querela il consigliere Figuccia per aver affermato che l'omosessualità è una malattia
«Chi ci dice che l'omossessualità non è una malattia? La scienza? Quante volte la scienza sbaglia». È quanto dichiarò Angelo Figuccia, consigliere comunale di Palermo, in occasione di un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano. Come promotore di una mozione volta ad indire una festa riservate alla celebrazione del suo concetto di "famiglia naturale", si spinse anche ad affermare che «i motivi dell'omosessualità vengono da traumi psicologici: per esempio avere assistito a violenze sessuali, oppure essere stato avvicinato da bambino da un prete pedofilo. Io sono l'ultimo giapponese che crede nell'Antico Testamento, è già scritto tutto lì: Sodoma, Gomorra, Babele. Chi si è reso colpevole di queste cose non potrà salire sull'arca di Noè»
Arcigay Palermo, tramite l'avvocato dell'associazione Marco Carnabuci, ha depositato stamattina una querela contro il consigliere Figuccia in relazione a quelle parole. L'aver dichiarato che l'omosessualità è una malattia e l'aver espresso avversione ed ostilità verso le persone omosessuali mediante il dileggio pubblico sono i motivi che hanno portato ad ipotizzare il reato di diffamazione a mezzo stampa.