Cagliari: niente trascrizione delle nozze gay dopo il «no» del prefetto
Il tutto ha avuto inizio con un'interrogazione presentata dal consigliere Sergio Mascia (Sel) che chiedeva di seguire l'esempio di altri comuni nella trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all'estero. A quel punto il Comune ha chiesto un parere preventivo alla prefettura, la quale avrebbe «informalmente ricordato che la legge non prevede la trascrizione delle unioni tra persone dello stesso sesso nel registro dello stato civile».
«Se la cosa non è fattibile perché in violazione della legge non insisteremo» ha dichiarato Mascia all'Unione Sarda, lasciando intuire che il Comune non proseguirà su quella strada.
Come in una storia già scritta, piena soddisfazione per il mancato riconoscimento dell'affettività delle coppie gay è stato espresso da Forza Italia. Mentre la Pascale sarà ospite d'onore al Gay Village di Roma per sostenere che il pattuito del suo fidanzato sia attento alle esigenze dei gay, il consigliere Edoardo Tocco (Pdl) ha commentato: «La Prefettura ha giustamente ricordato al Comune di Cagliari che si deve attenere alla legge, io ho celebrato centinaia di matrimoni e per me che sono cattolico l'unica unione possibile è quella tra uomo e donna, ciò non significa che gli omosessuali non vadano rispettati e non abbiano i loro diritti, ma il matrimonio è un'altra cosa».