Coahuila: 30mila evangelici manifestano per chiedere l'abrogazione dei matrimoni gay


Ad una settimana di distanza dall'entrata in vigore del matrimonio egualitario nello stato di Coahuila (Messico), domenica scorsa sono state 30.000 le persone scese nelle strade della capitale per chiedere l'abrogazione della norma.
La marcia è stata organizzata dal gruppo evangelico Cristo Vive Saltillo. In testa al corteo c'era il pastore omofobo Carlos Pacheco, impegnato nella declamazione di alcuni passaggi del Vecchio Testamento chiamati a condannare l'omosessualità.
Ai manifestanti erano stati distribuiti cartelli blu raggiuntanti una «famiglia eterosessuale» mentre li slogan erano accomunati dal tema comune «Il vero amore si trova con mamma e papà».
Le unioni civili fra persone dello stesso sono legali a Coahuila sin dal 2007. All'inizio del mese i legislatori hanno deciso di estendere il matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche. In Messico il matrimonio egualitario è attualmente legale a Città del Messico e nello stato Quintana Roo.
La marcia odierna ricorda da vicino quella che gli evengelici organizzarono qualche mese fa a Rio de Janeiro per protestare contro l'introduzione dei matrimoni gay in Brasile.
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