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Il prefetto di Roma annulla le trascrizioni. Il gay Center: «È un attacco del Governo Renzi ai gay»

Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha deciso di inviare un atto formale al sindaco della capitale per intimare la cancellazione delle sedici trascrizioni di matrimoni gay contratti all'estero, da lui ritenute nulle.
«Il gesto di Pecoraro ci appare contrario al diritto e profondamente ingiusto -ha dichiarato Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli- a questo punto ci aspettiamo che il Parlamento intervenga urgentemente a colmare l'ormai intollerabile vuoto legislativo sui diritti delle coppie gay e lesbiche che la tenacia dei sindaci che hanno effettuato le trascrizioni ha avuto il merito di mettere in evidenza. Non possiamo che augurarci che la grande attenzione e il crescente consenso dell'opinione pubblica rispetto a leggi di uguaglianza e inclusive nei confronti della comunità lgbt rappresentino l'occasione per tornare a discutere di un intervento legislativo che garantisca la piena dignità e uguaglianza della nostra comunità, abbandonando l'idea di istituti specifici che, pur tamponando situazioni emergenziali, ripropongono segregazioni e disuguaglianze e sacrificano sull'altare del consenso elettorale le vite di milioni di cittadine e cittadini».
Più duro è il commento di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che dichiara: «L'atto di annullamento da parte del Prefetto delle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero effettuate dal Sindaco di Roma Marino, è un attacco durissimo contro i gay da parte del Governo Renzi. Inutile dire che c'è un Ministro dell'Interno su cui pende una mozione di sfiducia in Parlamento per le manganellate agli operai, a cui il Premier Renzi lascia campo libero nel condurre una battaglia personale e politica, di parte, contro i matrimoni gay e i Sindaci che in tutta Italia stanno trascrivendo i matrimoni e le unioni civili. Qui siamo a Renzi, che fa annunci di una legge sul modello tedesco e poi fa gestire nella pratica la questione gay ad Alfano, pronto anche ad andare in piazza contro quella stessa legge annunciata. C'e' più di qualche ragione per chiedere conto al Governo di un'azione di polizia contro l'amore gay che mai si era vista nemmeno con i governi di centro destra. Le unioni gay non possono essere trattate come una questione di ordine pubblico. Contro l'annullamento faremo ricorso, ma la parola prima che ai tribunali è di pertinenza della politica. Renzi non si nasconda dietro gli annunci».

Update 18:58: È attraverso Facebook che Ignazio Marino, sindaco di Roma, ha dichiarato: «Abbiamo dato mandato ai nostri uffici di fare un approfondimento. In questo momento non accettiamo l'ordine del prefetto di Roma di cancellare le trascrizioni già avvenute».


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