L'europarlamentare Buonanno al presidente di Arcigay: «Sei sei frocio sono problemi tuoi, non miei»
Ieri pomeriggio l'europarlamentare leghista Gianluca Buonanno ha denunciato su Facebook di essere stato «minacciato e inseguito fin dentro l'ascensore del Parlamento europeo da integralista gay». Due ore più tardi ha aggiunto: «Imboscata contro di me da parte del Presidente dell'Arcigay». Nell'occasione ha anche allegato una lettera indirizzata al Presidente Schultz con cui ha raccontato la sua versione dei fatti.
Nella denuncia il leghista parla di «un'aggressione pre-ordinata ai miei danni da parte di soggetti che nulla hanno a che fare con la democrazia e con la libera espressione delle idee e del pensiero». Poi ha aggiunto: «Io sono contrario alle unioni omosessuali e alle adozioni di bambini da parte di coppie gay, lo confermo e lo ribadisco con orgoglio e continuerò sempre il mio impegno politico a favore della famiglia naturale. Non mi farò intimidire né fermare da individui violenti e integralisti che, ne sono convinto, con queste azioni rappresentano solo loro stessi e il loro fascismo».
Dopo essersi eletto un partigiano della lobby cattofascista, il parlamentare ha anche chiesto al presidente europeo «di intervenire affinché questi episodi siano valutati e puniti con la massima severità» ed ha denunciato come il collega Viotti (Pd) abbia osato denunciare una sua «condotta anti-gay ai danni del predetto aggressore». In occasione ha anche sostenuto che provvederà «a denunciare in sede penale l'aggressione e il suo autore» ed ha chiesto che «a queste persone venga in futuro vietato l'accesso al Parlamento Europeo».
Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, si trovava presso il Parlamento Europeo in occasione del concerto di Conchita Wurst ed ha colto l'occasione per redarguire Buonanno sulla sua politica di insulto continuo alla comunità gay. In un filmato pubblicato da L'Espresso è possibile assistere alla scena denunciata dal leghista, anche se la vicenda assume contorni assai differenti. Le immagini documentano chiaramente come Flavio Romani si sia rivolto a lui in modo pacato e come l'europarlamentare abbia replicato che «Io faccio ciò che voglio» prima di aggiungere: «Sei sei frocio saranno problemi tuoi, non miei... Frocio».
Il video mostra anche come non vi sia sia stata nessuna aggressione se non da parte del leghista, pronto a ricorrere ad insulti che la Corte di Cassazione ha stabilito costituiscano reato. Allo stesso tempo appare evidente una ricostruzione strumentalizzata e poco fedele alla realtà documentata dalle immagini.
Poche ore prima Buonanno si era lagnato che il concerto di Conchita Wurst avrebbe sottratto tempo a temi come la crisi economica, la disoccupazione o il terrorismo al Parlamento Europeo. Lo stesso Parlamento Europeo ora dovrà perdere tempo dietro ad una lettera del leghista in cui si denunciano fatti mai avvenuti e si manifesta un vittimismo al limite del ridicolo. E sia chiaro che minacciare qualcuno significa voler imporre multe a chi si bacia, non chiedere rispetto a fronte di iniziative degne di un buffone di bassa lega.
Clicca qui per guardare il filmato pubblicato da L'Espresso.